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Benvenuti in queste pagine dedicate all'archeologia. Amelia Carolina Sparavigna

Friday, 22 July 2011

Le qochas dell'altopiano andino

Le "qochas" dell'altopiano andino.

In quechua, il termine "qocha" si riferisce a un piccolo lago o stagno o di origine naturale o artificiale, oppure ad un tipo di vasellame. Una "qocha" artificiale del periodo Inca si trova alla periferia di Cuzco, vicino al Rodadero, ed è la monumentale  "Qocha Chincanas", un lago artificiale creato per scopi cerimoniali.
Un'antica tecnica agricola è basata sull'impiego delle qochas, sia naturali o create artificialmente, collegate tra loro da una rete di canali. Esse formano un sistema di gestione delle acque e del suolo adatto a coltivare patate e quinoa a rotazione col pascolo. Queste strutture si trovano in alcune aree pianeggianti di Perù e Bolivia, nei pressi del lago Titicaca, ad un'altitudine media di 4000 metri. Le qochas sono molto numerose  nel dipartimento di Puno (Perù).
Un libro molto interessante intitolato "Agricultures Singulières", che discute alcune antiche tecniche agricole, dedica un capitolo alle qochas: secondo questo testo [1], i popoli andini hanno potuto prosperare grazie a dei sistemi agricoli, tra cui le qochas, che permettevano un utilizzo flessibile del suolo in una regione che spesso subisce periodi di siccità seguiti da inondazioni.
La forma più comune della qocha è rotonda e misura dai 30 ai 200 metri di diametro. La sua struttura concava raccoglie la pioggia tramite i suoi canali radiali e circolari (vedi figura), riducendone anche la forte evaporazione provocata dalla radiazione solare e dal vento. Adriano Forgione suggerisce che una tale struttura potrebbe permettere di misurare il tempo. In effetti, la struttura concava radiale può fornire molti punti di riferimento, per verificare il momento migliore per la semina.
Fino a cinquant'anni fa, qochas e waru-warus erano molto più utilizzati. L'introduzione dei macchinari agricoli sta portando all'abbandono o alla distruzione di queste forme tradizionali di agricoltura [2].  I waru-warus sono i "campi rialzati", un'altra tecnica agricola molto utilizzata nei pressi del Lago Titicaca.  Oltre a qochas e waru-warus, vi sono altre antiche strutture agricole in Perù e Bolivia: ci sono i "bofedales", zone umide artificiali, le "andenes", che sono le colline terrazzate e i "puquios". I puquios più noti sono quelli di Nasca. Sono un sistema di gallerie sotterranee di filtraggio che forniscono l'acqua per l'irrigazione e gli usi domestici nell'area centrale di Nasca e in altre zone del Perù [3].
Il sistema di qochas ha una origine pre-incaica, come mostrato dai frammenti di ceramica trovati nelle loro vicinanze. Sebbene il sistema agricolo delle qochas sia probabilmente anteriore, di solito è associato alla cultura Pukara. Pukara era un centro importante per centinaia di anni dal 1300 aC. Tra il 250 aC e il 380 dC, divenne un importante sito religioso, densamente popolato. La società dei Pukara aveva una  gestione centralizzata delle acque. Con l'ascesa di Tiwanaku,  l'area è stata progressivamente abbandonata. Dopo la sua caduta, attorno al 1000 DC, l'area si ripopolò e le qochas vennero di nuovo usate. Durante i seguenti prolungati periodi di siccità, l'uso delle qochas divenne essenziale per la sopravvivenza delle popolazioni locali. Il successo di queste strutture sta nel fatto che esse sono abbastanza semplici e piccole: ognuna può essere gestita da una sola famiglia garantendone la sussistenza alimentare, mentre il terreno che la circonda è lasciato a pascolo.  Oggi, molte qochas sono state abbandonate per la crescente salinità del suolo e per l'uso di macchinari agricola. La loro lunga persistenza nella storia passata dice però  che il loro uso è forse quello più adatto e sostenibile dall'ambiente andino.

1. Agricultures Singulières, Mollard Eric, Walter Annie, Editors, IRD Éditions, Institute of Development Research, Paris, 2008.
2. Los camellones alrededor del lago Titicaca, Pierre Morlon, in Agricultura ancestral: camellones y albarradas. Institut français d'études andines. Quito, 2006.
3.The Puquios of Nasca, Katharina Jeanne Schreiber, Josué Lancho Rojas, Latin American Antiquity, Vol. 6, No. 3, Sep., 1995



Solo metà della struttura originaria di questa qocha in Perù si è salvata.